una biografia da raccontare: completa, sintetica e basata su documenti storici
Evangelista Torricelli nacque a Roma nel 1608 da una famiglia di umili origini. Il padre, Gaspare Ruberti, era un muratore originario di Bertinoro, la madre, Giacoma Torricelli, apparteneva a una famiglia che possedeva terreni a Faenza e diede il cognome al figlio. Evangelista passò infanzia e adolescenza a Faenza, affidato allo zio, un monaco che curò la sua formazione primaria. Studiò poi in modo approfondito matematica e scienze a Roma: i classici dell’antichità e le ricerche di Galileo Galilei. Nel 1632 assistette da vicino alle gravi vicende politiche che limitarono la libertà di espressione di Galilei e vi si trovò coinvolto indirettamente. Seguì, come suo segretario, un alto prelato allontanato da Roma per aver difeso Galilei. Il suo impegno negli studi lo portò infine a Firenze nel 1641quando divenne assistente di Galilei che, riconoscendo l’intelligenza di Torricelli, si dimostrò molto affettuoso con il suo ultimo e geniale discepolo. Alla morte di Galileo, nel 1642, il granduca di Toscana nominò Torricelli matematico di corte e docente all’università. Torricelli fece numerose scoperte di geometria che lo resero famoso fra i più importanti studiosi del tempo e che oggi si studiano dopo le superiori. Nel 1644 inventò il barometro a mercurio (Tubo da Vuoto di Torricelli) strumento col quale, primo al mondo, misurò il peso dell’aria atmosferica intuendo che è correlato alle variazioni delle condizioni meteorologiche. Oggi il nome di Evangelista Torricelli è associato in tutto il mondo alle sue pionieristiche intuizioni matematiche, alle sue ricerche di fisica, agli strumenti di sua invenzione e alla città di Faenza. Torricelli si è sempre dichiarato faentino anche se, come tanti abitanti di oggi, non è nato in città. Torricelli morì scapolo nel 1647 senza lasciare alcuna immagine di sé e senza pubblicare molti dei suoi scritti. La città di Faenza ha onorato la memoria di questo grande personaggio con le grandi celebrazioni del 1908, ha pubblicato la sua opera omnia e gli ha dedicato una statua, una via e una scuola. La mente curiosa e brillante di Torricelli si appassionò anche di musica e poesia e fu accademico della Crusca. Il suo modo di esprimersi chiaro ed elegante era apprezzato da tanti uomini di cultura che divennero suoi amici. Torricelli era dotato di notevole abilità manuale che applicava costruendo e vendendo lenti per cannocchiali e microscopi. Le informazioni che emergono dai preziosi documenti storici che si sono conservati sono molto più affascinanti delle leggende spesso associate a questo studioso.