Scopo e attività
(art. 3 dallo statuto dell'associazione culturale SCIENZaFAENZA)

art. 3 SCOPO E ATTIVITA’

L’Associazione deve mettere a frutto le esperienze di ricerca educativa raccolte da Mauro Lombardi a partire dal 2000 in qualità di autore e curatore metodologico del progetto culturale SCIENZaFAENZA che ha portato alla costituzione dell’Associazione. Tali osservazioni, riflessioni, idee e metodologie operative raccolte nel manifesto consuntivo “Nuova Didattica delle Scienze della Materia. Dalla divulgazione alla formazione: Cultura Scientifica per la Comunità” sono state tradotte negli scopi e nelle attività dell’Associazione.

L’Associazione svolge la sua attività nel terzo settore impegnandosi a fornire, sia agli associati che al pubblico, servizi con valenza sociale nei settori della cultura, della comunicazione e della ricerca didattica ed educativa in risposta ai bisogni collettivi che né il mercato né i servizi pubblici sono oggi in grado di soddisfare adeguatamente.

La necessità di conoscenze scientifiche e tecnologiche è un’esigenza culturale diffusa, diversificata e difficile da percepire perché non esprimibile completamente in termini di richieste individuali monetizzabili. L’utenza eterogenea dei servizi comprende i diversi soggetti che costituiscono il sistema educativo-formativo ampio e porta un insieme complesso di interessi specifici e densamente interconnessi che attendono interventi uniformi e sistematici volti alla valorizzazione e all’innovazione integrata del sistema.

L’Associazione, mantenendo la sua indipendenza e il suo carattere laico e apolitico, può collaborare con altri enti, associazioni, imprese ed in generale con qualsiasi persona fisica, giuridica o realtà istituzionale, per progettare e fornire servizi avvalendosi delle proprie risorse o di finanziamenti di terzi. Per realizzare azioni in linea con i propri scopi l’Associazione può chiamare a collaborare come partner tutte le realtà operative attive sul territorio che partecipano in modo diretto o indiretto allo sviluppo della cultura (i singoli, la scuola, le istituzioni, le imprese, il cooperativismo, il volontariato, l’associazionismo, i mass media) e prendere parte ad iniziative interassociative a rete anche sotto la coordinazione di istituzioni pubbliche.

Il comprensorio faentino e l’Europa sono il punto di partenza delle azioni dell’Associazione che si rivolgono a un territorio e a una comunità senza confini o limiti predefiniti.

L’Associazione è da considerare fiscalmente ente non commerciale in quanto persegue gli scopi mutuali e solidali per i quali è stata costituita senza alcun fine di lucro. Gli eventuali proventi dell’attività associativa devono essere reinvestiti in azioni contemplate fra i suoi scopi che sono:

a) promuovere e diffondere una visione unitaria integrata del sapere stimolando un dialogo interdisciplinare che rompa qualsiasi barriera, gerarchia e contrapposizione nel panorama culturale e restituisca pari dignità a tutte le vie con cui si costruiscono e si organizzano le conoscenze;

b) promuovere e stimolare il dibattito culturale ed educativo sul tema “scienza e società” diffondendo la conoscenza scientifica nella società, proponendo scambi di vedute e contrastando posizioni antiscientifiche nate dall’oscurantismo e da fondamentalismi. Correggere le discriminazioni socio-culturali sorte da stereotipi e pregiudizi sulla scienza e sulla tecnica che limitano di fatto la democrazia e la libertà dei cittadini impedendo scelte ragionate e responsabili su questioni impellenti di grande rilevanza per l’intera umanità (energia e tutela dell’ambiente, alimentazione e salute) o determinano la comparsa di false aspettative destinate ad essere deluse;

c) favorire l’incontro e l’aggregazione, le relazioni, il confronto e lo scambio di idee ed esperienze di persone associate e non associate, imprese, istituzioni e organizzazioni nazionali, internazionali e sopranazionali accomunate dall’interesse per lo sviluppo delle conoscenze scientifiche e al trasferimento dei risultati delle ricerche dalla comunità scientifica alla società in favore del benessere culturale, sociale ed economico delle persone;

d) ricercare e sperimentare nuove modalità comunicative e relazionali (verbali e non verbali, formali ed informali) che favoriscano l’accesso universale alla cultura e in particolare ai temi della scienza e della tecnica, dal punto di vista fisico, intellettuale ed emozionale, e l’integrazione sociale transculturale di bambini e giovani, adulti, anziani, disabili, immigrati/emigrati e delle categorie di persone svantaggiate, favorendo una maturazione e una crescita umana e civile che tenga conto dell’ideale di educazione-formazione permanente e dei cambiamenti socio-demografici;

e) descrivere l’impresa della ricerca scientifica e tecnologica valorizzandone la dimensione umana e l’evoluzione storica anche mediante l’esplorazione dei luoghi, l’intervista di uomini e donne esperti e protagonisti sottolineando la funzione educativa rispetto a quella didattica di ogni azione intrapresa;

f) diffondere nella scuola e nella società l’uso rigoroso di modelli e linguaggi comuni nella comunità scientifica come strumenti particolarmente utili per relazionarsi con gli altri: la realtà particellare e atomico-molecolare della materia, il problem solving, l’espressività scientifica verbale e grafica, la matematica e le lingue moderne;

g) programmare, progettare, promuovere, organizzare, realizzare o partecipare a iniziative culturali, educative e formative su vari argomenti e a vari livelli sperimentando nuove strategie e codici diversificati volti ad allargare l’utenza culturale e ad elevarne il livello (convegni, seminari, conferenze, dibattiti, spettacoli, mostre, esibizioni, fiere, visite guidate, proiezioni di films e documenti, lezioni, corsi, stages, laboratori e qualsiasi altra forma di evento in particolare se aperto ad un ampio pubblico);

h) utilizzare in maniera funzionale ai propri scopi tutti i possibili mezzi di comunicazione stimolando lo sviluppo di giornalismo e comunicazione scientifica di qualità, fornendo ai mass media e agli operatori professionali dell’informazione un supporto documentato e comunicati stampa utili per approfondire le tematiche relative alle conoscenze scientifiche e promuoverne la diffusione anche mediante la pubblicazione di monografie e periodici;

i) documentare i risultati delle iniziative realizzate dall’Associazione, verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, stabilire indicatori di sostenibilità economica e ambientale per valutare il rapporto qualità/prezzo dei servizi di valenza culturale e sociale forniti e puntare a massimizzarlo mirando all’eccellenza;

l) pubblicare e curare l’edizione di materiale informativo, didattico, educativo, formativo e critico (bollettini, saggi, atti di convegni, dispense per seminari, nonché relazioni di studi e ricerche compiute) tramite stampa o supporti informatici e telematici;

m) realizzare, guidare e promuovere l’uso di strutture laboratoriali sperimentali ed informatiche innovative (luoghi dove coesistano teoria e pratica) e di sussidi didattici con elevato rapporto qualità/costo per raccontare l’oggettività sperimentale senza spettacolarizzazioni che vadano al di là della meraviglia del fenomeno osservato, insegnando metodologie espressive e di pensiero più che nozioni: sviluppare idee creative, spirito di osservazione critico, operatività manuale, capacità di orientarsi e riorientarsi autonomamente (lettura e autodidattica);

n) stabilire un osservatorio sul ruolo della scienza e della tecnologia nella realtà culturale del territorio nella quale la comunità si identifica ed è identificata (il sistema educativo-formativo ampio) e un centro studi e documentazione che raccolga e diffonda i risultati delle indagini e integri i saperi universali e quelli locali. Tali servizi devono 1) evidenziare ed analizzare le reciproche esigenze e gli obiettivi condivisi dai soggetti, 2) farli interagire fra loro favorendone il dialogo e creando connessioni di sistema, 3) apportare nuove esperienze e conoscenze veicolando i saperi e risvegliando la capacità di raccontarsi dei soggetti. I soggetti coinvolti (scuola, università e istituzioni culturali, persone singole e associate, imprese e amministratori) richiedono due azioni complementari:

- “il mestiere dello scienziato” deve 1) raccogliere l’espressione di opinioni ed esigenze reciproche dal dialogo intergenerazionale fra studiosi e studenti della scuola e dell’università sui temi dell’orientamento agli studi e al lavoro e dei diritti delle persone a un’offerta educativa-formativa adeguata alle complesse trasformazioni socio-demografiche in atto e alla rapida evoluzione del sapere, 2) valorizzare e migliorare l’offerta del sistema educativo-formativo (autonomia scolastica e policentrismo formativo) e sopperire per quanto possibile alle lacune momentanee o strutturali evidenziate in enti o istituzioni di qualsiasi ordine o grado preposti all’educazione, alla didattica e alla formazione, 3) aggiornare e allargare gli orizzonti didattici di educatori, insegnanti ed operatori sociali, innovando e migliorando contenuti, modalità e linguaggi della didattica della scienza avvicinandoli all’attualità della ricerca affinché sappiano trasmettere l’interesse per la cultura scientifica come un bene per l’individuo ed un valore sociale;

- “materiAmica” deve 1) raccogliere informazioni sul ruolo della cultura scientifica nella tradizione e nello sviluppo delle realtà imprenditoriali e istituzionali con particolare riguardo ai fondamenti scientifici delle applicazioni tecnologiche che costituiscono basi migliori per una formazione flessibile e dinamica che sarà premiata sul lungo periodo sapendo adeguarsi con continua alle sollecitazioni legate alle evoluzioni del moderno sistema economico, 2) utilizzare tali conoscenze per realizzare progetti educativi e sussidi didattici che diano visibilità al lavoro delle imprese costituendo nuove voci del loro bilancio sociale;

o) dar voce ai giovani che intendono agire come soggetti e non solo come oggetti di iniziative socio-culturali, avvicinandoli al valore della cooperazione intesa come “un mezzo per aiutarsi a vicenda attraverso un’unica forza e senza egoismi; un aiuto reciproco tra coloro che vogliono giovare a se stessi e contemporaneamente agli altri; un lavoro in comune tra cointeressati, fra persone che riconoscono nel prossimo i loro fratelli” Edward Vansittart-Neale (1810-1892);

p) svolgere per quanto possibile attività di consulenza e prima assistenza nel campo della comunicazione-educazione-formazione scientifica e tecnica nei confronti di associati, singoli, associazioni, scuole, imprese, enti culturali, educativi e formativi pubblici o privati, amministrazioni ed in generale nei confronti di qualsiasi persona fisica, giuridica o realtà istituzionale richiedente.