Chi era Torricelli ? Chiedetelo ai bambini !

una biografia da raccontare: completa, sintetica e basata su documenti storici

Evangelista Torricelli nacque a Roma nel 1608 da una famiglia di umili origini. Il padre, Gaspare Ruberti, era un muratore originario di Bertinoro, la madre, Giacoma Torricelli, apparteneva a una famiglia che possedeva terreni a Faenza e diede il cognome al figlio. Evangelista passò infanzia e adolescenza a Faenza, affidato allo zio, un monaco che curò la sua formazione primaria. Studiò poi in modo approfondito matematica e scienze a Roma: i classici dell’antichità e le ricerche di Galileo Galilei. Nel 1632 assistette da vicino alle gravi vicende politiche che limitarono la libertà di espressione di Galilei e vi si trovò coinvolto indirettamente. Seguì, come suo segretario, un alto prelato allontanato da Roma per aver difeso Galilei. Il suo impegno negli studi lo portò infine a Firenze nel 1641quando divenne assistente di Galilei che, riconoscendo l’intelligenza di Torricelli, si dimostrò molto affettuoso con il suo ultimo e geniale discepolo. Alla morte di Galileo, nel 1642, il granduca di Toscana nominò Torricelli matematico di corte e docente all’università. Torricelli fece numerose scoperte di geometria che lo resero famoso fra i più importanti studiosi del tempo e che oggi si studiano dopo le superiori. Nel 1644 inventò il barometro a mercurio (Tubo da Vuoto di Torricelli) strumento col quale, primo al mondo, misurò il peso dell’aria atmosferica intuendo che è correlato alle variazioni delle condizioni meteorologiche. Oggi il nome di Evangelista Torricelli è associato in tutto il mondo alle sue pionieristiche intuizioni matematiche, alle sue ricerche di fisica, agli strumenti di sua invenzione e alla città di Faenza. Torricelli si è sempre dichiarato faentino anche se, come tanti abitanti di oggi, non è nato in città. Torricelli morì scapolo nel 1647 senza lasciare alcuna immagine di sé e senza pubblicare molti dei suoi scritti. La città di Faenza ha onorato la memoria di questo grande personaggio con le grandi celebrazioni del 1908, ha pubblicato la sua opera omnia e gli ha dedicato una statua, una via e una scuola. La mente curiosa e brillante di Torricelli si appassionò anche di musica e poesia e fu accademico della Crusca. Il suo modo di esprimersi chiaro ed elegante era apprezzato da tanti uomini di cultura che divennero suoi amici. Torricelli era dotato di notevole abilità manuale che applicava costruendo e vendendo lenti per cannocchiali e microscopi. Le informazioni che emergono dai preziosi documenti storici che si sono conservati sono molto più affascinanti delle leggende spesso associate a questo studioso.

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contattando direttamente SCIENZaFAENZA

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SaF NEWS


la rivista


dell'associazione culturale


SCIENZaFAENZA






articolo tratto da pag. 6 del n.3 Marzo 2008
di "Appuntamenti del Volontariato"
periodico di informazione della Consulta Faentina del Volontariato






Calendario incontri
con l'associazione culturale SCIENZaFAENZA

dall'11 al 26 Ottobre 2008 siamo stati presenti presso la mostra
"Scopriamo le scienze con Torricelli"
al Palazzo delle Esposizioni di Faenza in corso Mazzini, 92
in occasione dell’Ottobre Torricelliano
e della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica
del Comune di Faenza

organizziamo laboratori sperimentali presso:

SCUOLE e ISTITUZIONI CULTURALI del territorio

PALESTRA DELLA SCIENZA Centro per la divulgazione scientifica e tecnologica Viale delle Ceramiche, 25 – Faenza (RA)

FATTORIA DIDATTICA Apicoltura Lombardi
via Mercanta, 11/B – Faenza (RA)

per informazioni e prenotazioni: 338 5885141 (Mauro)

chi siamo
l'attuale Consiglio Direttivo
dell'associazione culturale SCIENZaFAENZA

si è costituito il 15 ottobre 2007,
rimarrà in carica fino al 15 ottobre 2012
ed è composto dai seguenti soci:

- Mauro Lombardi presidente (338 5885141)
- Elisa Bressan segretario
- Diego Grasso consigliere

l’indirizzo della sede dell’associazione (segreteria) è:


SCIENZaFAENZA
via Mercanta, 11/B
48018 FAENZA (RA) – Italy


scienzafaenza@yahoo.it

l’associazione SCIENZaFAENZA non ha finalità di lucro
e si occupa di promozione sociale e culturale
aderendo alla Consulta Faentina del Volontariato
e alla Commissione Comunale per la divulgazione
delle scienze e della ricerca scientifica “Tavolo della Scienza”
Organi sociali
(artt. 12-17 dallo statuto dell'associazione culturale SCIENZaFAENZA)

art. 12 ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

Sono organi e cariche dell’Associazione: l’Assemblea generale dei soci; il Consiglio Direttivo; il Presidente; il Segretario. Le cariche sociali, accessibili ai soli soci, non sono retribuite e sono rieleggibili.

art. 13 ASSEMBLEA DEI SOCI

Gli associati possono riunirsi in Assemblea l’organo collegiale sovrano a cui sono demandate tutte le decisioni concernenti l’attività necessaria per il conseguimento delle finalità associative.

Le assemblee possono essere ordinarie o straordinarie e sono convocate dal Consiglio Direttivo con annuncio agli associati almeno quindici giorni prima dell’adunanza e che comunque giunga al loro indirizzo almeno tre giorni prima dell’adunanza stessa con qualsiasi mezzo idoneo (posta ordinaria, elettronica, fax o telegramma).

Nella convocazione dell’assemblea devono essere indicati il giorno, il luogo e l’ora dell’adunanza e l’elenco degli argomenti da trattare (ordine del giorno).

L’assemblea ordinaria è convocata ogni anno nel periodo che va dal primo gennaio al trentuno marzo successivo con un anticipo minimo di due settimane e
- approva le linee generali del programma di attività per l’anno sociale;
- approva il bilancio consuntivo e preventivo;
- approva un eventuale regolamento interno;
- approva gli stanziamenti per iniziative previste dall’articolo 5 del presente statuto;
- delibera su tutte le questioni attinenti alla gestione sociale;
- elegge la commissione elettorale composta da almeno tre membri scrutatori che controllano lo svolgimento
delle elezioni;
- procede alla nomina a maggioranza semplice delle cariche sociali alla scadenza del loro mandato.

L’assemblea ordinaria può essere convocata anche quando ne è fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati.

L’assemblea straordinaria è convocata:
- tutte le volte che il Presidente o il Consiglio Direttivo lo reputino necessario;
- quando almeno due quinti degli associati ne facciano richiesta motivava al Consiglio Direttivo.

Essa dovrà avere luogo entro trenta giorni dalla data in cui viene richiesta.

art. 14 REGOLAMENTO DELL’ASSEMBLEA

In prima convocazione l’assemblea è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei soci e delibera validamente a maggioranza dei voti dei soci presenti su tutte le questioni poste all’ordine del giorno. In seconda convocazione l’assemblea è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei soci intervenuti e delibera validamente a maggioranza dei voti dei soci presenti su tutte le questioni poste all’ordine del giorno. La seconda convocazione può aver luogo un’ora dopo la prima.

Nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità gli amministratori non hanno voto.

All’apertura di ogni seduta, se non sono presenti il Presidente e il Segretario dell’Associazione in carica, l’Assemblea elegge un presidente ed un segretario di assemblea che sottoscrivono (congiuntamente ad eventuali scrutatori in caso di elezioni del Consiglio Direttivo) il verbale finale nel quale sono riportate le deliberazioni approvate.

Le votazioni possono avvenire per alzata di mano o a scrutinio segreto. Le votazioni per l’elezione del Consiglio Direttivo o per deliberare circa persone o fatti personali sono a scrutinio segreto. Gli astenuti nelle votazioni per alzata di mano non sono computati tra i votanti. Le schede bianche e nulle nelle votazioni a scrutinio segreto non sono incluse nel numero totale dei voti.

La delega ad un altro associato è ammessa in forma scritta solo per le assemblee straordinarie e deve contenere l’indicazione esplicita di voto del delegante sugli argomenti all’ordine del giorno. Ogni socio può essere portatore di un numero massimo di cinque deleghe. I voti espressi per delega sono palesi.

Possono essere invitati a partecipare alle riunioni dell’Assemblea, a soli fini consultivi e ove il Presidente lo ritenga opportuno, rappresentanti di altri enti e associazioni pubblici e privati esperti nei settori di attività dell’Associazione o in materia di interesse per gli argomenti in ordine del giorno.

art. 15 CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo, organo esecutivo dell’Associazione con tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, è composto, a scelta dell'Assemblea, da un minimo di tre a un massimo di undici membri (e comunque sempre in numero dispari) eletti tra i soci che si candidano durante l’assemblea, restano in carica cinque anni e sono rieleggibili.

Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno il Segretario e il Presidente che fissa le responsabilità dei consiglieri in ordine all’attività svolta dall’Associazione per il conseguimento dei suoi scopi.

Il Consiglio Direttivo si riunisce in forma privata convocato dal Presidente o da due quinti dei suoi membri specificando il giorno, il luogo e l’ora dell’adunanza.

Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono approvate a maggioranza assoluta dei presenti alla riunione e registrate e sottoscritte in un verbale. Sono ammesse deleghe scritte tra i suoi membri ed in caso di parità il voto del Presidente vale due.

Il Consiglio Direttivo deve:
- controllare l’attinenza delle azioni promosse dall’Associazione alle idee dello statuto;
- sorvegliare il buon andamento amministrativo e gestionale dell’Associazione;
- convocare le Assemblee ordinarie e straordinarie;
- curare l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea;
- redigere i programmi di attività sociale;
- reperire risorse umane e materiali con cui permettere le attività sociali;
- redigere i bilanci e presentarli all’Assemblea;
- compilare i progetti per l’impiego del residuo del bilancio;
- stipulare tutti gli atti e i contratti di ogni genere inerenti l’attività sociale;
- curare l’osservanza dello statuto e promuoverne la riforma qualora si renda necessaria;
- formulare un eventuale regolamento interno dell’Associazione e curare la sua osservanza;
- deliberare circa l’ammissione, il decadimento e l’esclusione dei soci;
- favorire la partecipazione dei soci (anche minorenni) all’attività dell’Associazione agevolando lo scambio
di notizie ed informazioni fra soci (anche curando la redazione del bollettino informativo) e conferendo loro
specifici incarichi per la gestione di attività varie (gruppi di studio, indagine, ricerca o comitati);
- stabilire le quote associative annuali, eventuali compensi per collaboratori esterni all’Associazione
ed eventuali quote straordinarie per integrare il patrimonio sociale.

I membri del Consiglio Direttivo decadono:
- per dimissioni;
- per revoca, quando non intervengono, senza giustificato motivo, a due sedute consecutive del Consiglio Direttivo, o quando siano intervenuti gravi motivi.
La revoca viene deliberata dall’Assemblea degli associati, sentito il consigliere per la quale è proposta.

Le dimissioni, o la revoca, del Presidente dell’Associazione comporta la decadenza dell’intero consiglio. In tal caso il Presidente rimane in carica per gli affari ordinari e per la convocazione entro un mese dell’assemblea per l’elezione di tutte le cariche associative.

Le dimissioni, o la revoca, degli altri consiglieri determina la loro sostituzione con il primo dei non eletti nell’ultima assemblea, il quale rimane in carica fino alla scadenza dell’originario Consiglio Direttivo.

art. 16 PRESIDENTE

Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Associazione (di fronte a terzi ed in giudizio) di cui manifesta la volontà. Al Presidente spetta la firma sociale degli atti che impegnino l’Associazione sia nei riguardi dei soci che dei terzi per qualsiasi operazione bancaria, di compravendita o di qualsiasi altra natura.

In caso d’urgenza il Presidente può adottare ogni provvedimento ritenuto opportuno riferendo nel più breve tempo possibile agli altri membri del Consiglio Direttivo.

In caso di assenza prolungata o impedimento grave del Presidente, tutte le sue mansioni spettano ad un socio nominato dal Consiglio Direttivo che si assume formalmente tale carica e le sue responsabilità.

art. 17 SEGRETARIO

Il Segretario collabora con il Presidente ad attendere alla corrispondenza e a mantenere in ordine il libro dell’Associazione che raccoglie in ordine cronologico i verbali delle assemblee dei soci e del Consiglio Direttivo, il registro dei soci, eventuali inventari, copia dei bilanci preventivi e consuntivi, degli atti e di tutti gli altri documenti scritti di interesse per l’attività associativa.
Funzionamento
(artt. 4-11 dallo statuto dell'associazione culturale SCIENZaFAENZA)

art. 4 FUNZIONAMENTO

L’Associazione garantisce la democraticità della sua struttura e l’elettività delle cariche. L’attività istituzionale ed il regolare funzionamento dei suoi organi dovranno essere garantiti dalle prestazioni volontarie degli associati, per le quali non potranno essere riconosciute indennità. Nel caso la complessità, l’entità nonché la specificità dell’attività richiesta non possa essere assolta volontariamente dai propri aderenti, sarà possibile assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo.

art. 5 ASSOCIATI

L’Associazione si può comporre di un numero illimitato di associati, persone fisiche che, interessate alla realizzazione delle finalità istituzionali, ne condividono lo spirito e gli ideali. Possono essere associati tutti coloro che abbiano compiuto i sedici anni, ne facciano espressa domanda e siano accettati dal Consiglio Direttivo. Ai soci saranno garantite uniformità di rapporto con l’associazione e modalità associative volte ad assicurare l’effettività di tale rapporto senza limiti temporali e il diritto di voto (un voto a testa).

Per favorire l’adesione di soci giovani o di categorie meritevoli o svantaggiate si potranno diversificare le quote associative.

In caso di domanda di ammissione a socio presentata da minorenni, la stessa dovrà essere controfirmata dall’esercente la potestà parentale. Il genitore (o chi ne fa le veci) che sottoscrive la domanda rappresenta il minore a tutti gli effetti nei confronti dell’Associazione e risponde verso la stessa per tutte le obbligazioni dell’associato minorenne.

art. 6 AMMISSIONE DEI SOCI

Per essere ammesso come socio è necessario presentare domanda scritta al Consiglio Direttivo indicando (su apposito modulo) nome e cognome, luogo e data di nascita, professione e residenza e dichiarando di attenersi al presente statuto ed alle deliberazioni degli organi sociali. È compito del Consiglio Direttivo ratificare tale ammissione entro trenta giorni. Nel caso che la domanda venga respinta l’interessato potrà presentare ricorso al Consiglio Direttivo sul quale si pronuncia in via definitiva la prima assemblea ordinaria.

art. 7 DIRITTI E DOVERI DEI SOCI

L’ammissione all’Associazione dà diritto immediato a essere iscritti nel registro dei soci e a ricevere la tessera sociale che è personale e non trasmissibile. Gli associati sono obbligati al versamento della quota annuale nella misura stabilita dal Consiglio Direttivo. A seguito di tale versamento, partecipano con pieno diritto, e con voto deliberativo, all’assemblea.

Gli associati devono osservare il presente statuto, eventuali regolamenti interni e deliberazioni prese dagli organi sociali, comprese eventuali integrazioni del patrimonio sociale attraverso versamento di quote straordinarie. Gli associati investono secondo coscienza le loro capacità e il loro tempo ogni volta che ne sono in grado collaborando al raggiungimento delle finalità associative.

I soci hanno diritto di usufruire dei servizi dell’Associazione e di partecipare a tutte le manifestazioni indette dalla stessa: occasioni di confronto fra i soci che rappresentano il centro della vita associativa. Informazioni sulle manifestazioni e sulle attività dell’Associazione saranno comunicate con copia del bollettino informativo “SCIENZaFAENZA news” che sarà distribuito con diverse scadenze e modalità (distribuzione personale, posta ordinaria o elettronica, fax o pubblicazione on-line).

art. 8 RIMOZIONE DEI SOCI

Gli associati cessano di appartenere all’Associazione: per recesso, per decadenza o per esclusione.

Il recesso si verifica quando l’associato presenti al Consiglio Direttivo formale dichiarazione di dimissioni in forma scritta ed ha effetto solo dopo la sua accettazione e, comunque, solo con lo scadere dell’anno in corso, purché sia presentato almeno tre mesi prima.

L’associato è dichiarato decaduto quando non partecipa, senza giustificato motivo, ad almeno due assemblee ordinarie consecutive.

L’associato è escluso quando è inadempiente nel pagamento della quota associativa senza giustificato motivo, o quando non ottempera alle disposizioni del presente statuto, ai regolamenti interni o alle deliberazioni prese dagli organi sociali o quando siano intervenuti gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo (ad esempio aver arrecato danni morali o materiali all’Associazione).

La decadenza e l’esclusione, sentito preventivamente l’associato interessato, vengono deliberate a maggioranza assoluta e insindacabile dal Consiglio Direttivo. La delibera deve essere comunicata allo stesso associato con lettera raccomandata con avviso di ricevimento e ha effetto trenta giorni dopo il ricevimento della comunicazione.

Il socio escluso per morosità potrà essere riammesso, dietro domanda, pagando una nuova quota di iscrizione, senza altre formalità, se non quelle previste per l’iscrizione. L’associato escluso con provvedimento espulsivo dovuto a gravi motivi non potrà più essere ammesso nell’Associazione.

Il registro dei soci è aggiornato ogni volta che ha effetto l’ammissione, il recesso, la decadenza o l’esclusione di un socio.


art. 9 PATRIMONIO SOCIALE

Le risorse economiche dell’Associazione sono un fondo comune costituito:
- dal patrimonio mobiliare ed immobiliare di proprietà dell’Associazione e dai redditi da esso derivati;
- dalle entrate delle quote associative, determinate annualmente dal Consiglio Direttivo;
- dai beni acquistati o pervenuti comunque da enti pubblici e privati o persone fisiche;
- da versamenti, contribuzioni, donazioni, premiazioni, sovvenzioni, lasciti e ogni altro tipo di entrate
o da prestiti di soci, enti pubblici e privati o persone fisiche;

art. 10 SOMME VERSATE

La quota e/o gli eventuali contributi associativi non sono trasmissibili. Le somme versate per la tessera e per le altre eventuali quote sociali non sono rimborsabili in ogni caso. Gli associati, che abbiano receduto o siano stati esclusi o che comunque abbiano cessato di appartenere all’Associazione, non possono pretendere la restituzione dei contributi versati, né nno alcun diritto sul patrimonio dell’Associazione.

art. 11 BILANCIO

Il bilancio preventivo e consuntivo comprende l’esercizio sociale dal primo gennaio al trentuno dicembre di ogni anno e deve essere presentato dal Consiglio Direttivo all’assemblea degli associati per l’approvazione entro il trentuno di marzo.
Scopo e attività
(art. 3 dallo statuto dell'associazione culturale SCIENZaFAENZA)

art. 3 SCOPO E ATTIVITA’

L’Associazione deve mettere a frutto le esperienze di ricerca educativa raccolte da Mauro Lombardi a partire dal 2000 in qualità di autore e curatore metodologico del progetto culturale SCIENZaFAENZA che ha portato alla costituzione dell’Associazione. Tali osservazioni, riflessioni, idee e metodologie operative raccolte nel manifesto consuntivo “Nuova Didattica delle Scienze della Materia. Dalla divulgazione alla formazione: Cultura Scientifica per la Comunità” sono state tradotte negli scopi e nelle attività dell’Associazione.

L’Associazione svolge la sua attività nel terzo settore impegnandosi a fornire, sia agli associati che al pubblico, servizi con valenza sociale nei settori della cultura, della comunicazione e della ricerca didattica ed educativa in risposta ai bisogni collettivi che né il mercato né i servizi pubblici sono oggi in grado di soddisfare adeguatamente.

La necessità di conoscenze scientifiche e tecnologiche è un’esigenza culturale diffusa, diversificata e difficile da percepire perché non esprimibile completamente in termini di richieste individuali monetizzabili. L’utenza eterogenea dei servizi comprende i diversi soggetti che costituiscono il sistema educativo-formativo ampio e porta un insieme complesso di interessi specifici e densamente interconnessi che attendono interventi uniformi e sistematici volti alla valorizzazione e all’innovazione integrata del sistema.

L’Associazione, mantenendo la sua indipendenza e il suo carattere laico e apolitico, può collaborare con altri enti, associazioni, imprese ed in generale con qualsiasi persona fisica, giuridica o realtà istituzionale, per progettare e fornire servizi avvalendosi delle proprie risorse o di finanziamenti di terzi. Per realizzare azioni in linea con i propri scopi l’Associazione può chiamare a collaborare come partner tutte le realtà operative attive sul territorio che partecipano in modo diretto o indiretto allo sviluppo della cultura (i singoli, la scuola, le istituzioni, le imprese, il cooperativismo, il volontariato, l’associazionismo, i mass media) e prendere parte ad iniziative interassociative a rete anche sotto la coordinazione di istituzioni pubbliche.

Il comprensorio faentino e l’Europa sono il punto di partenza delle azioni dell’Associazione che si rivolgono a un territorio e a una comunità senza confini o limiti predefiniti.

L’Associazione è da considerare fiscalmente ente non commerciale in quanto persegue gli scopi mutuali e solidali per i quali è stata costituita senza alcun fine di lucro. Gli eventuali proventi dell’attività associativa devono essere reinvestiti in azioni contemplate fra i suoi scopi che sono:

a) promuovere e diffondere una visione unitaria integrata del sapere stimolando un dialogo interdisciplinare che rompa qualsiasi barriera, gerarchia e contrapposizione nel panorama culturale e restituisca pari dignità a tutte le vie con cui si costruiscono e si organizzano le conoscenze;

b) promuovere e stimolare il dibattito culturale ed educativo sul tema “scienza e società” diffondendo la conoscenza scientifica nella società, proponendo scambi di vedute e contrastando posizioni antiscientifiche nate dall’oscurantismo e da fondamentalismi. Correggere le discriminazioni socio-culturali sorte da stereotipi e pregiudizi sulla scienza e sulla tecnica che limitano di fatto la democrazia e la libertà dei cittadini impedendo scelte ragionate e responsabili su questioni impellenti di grande rilevanza per l’intera umanità (energia e tutela dell’ambiente, alimentazione e salute) o determinano la comparsa di false aspettative destinate ad essere deluse;

c) favorire l’incontro e l’aggregazione, le relazioni, il confronto e lo scambio di idee ed esperienze di persone associate e non associate, imprese, istituzioni e organizzazioni nazionali, internazionali e sopranazionali accomunate dall’interesse per lo sviluppo delle conoscenze scientifiche e al trasferimento dei risultati delle ricerche dalla comunità scientifica alla società in favore del benessere culturale, sociale ed economico delle persone;

d) ricercare e sperimentare nuove modalità comunicative e relazionali (verbali e non verbali, formali ed informali) che favoriscano l’accesso universale alla cultura e in particolare ai temi della scienza e della tecnica, dal punto di vista fisico, intellettuale ed emozionale, e l’integrazione sociale transculturale di bambini e giovani, adulti, anziani, disabili, immigrati/emigrati e delle categorie di persone svantaggiate, favorendo una maturazione e una crescita umana e civile che tenga conto dell’ideale di educazione-formazione permanente e dei cambiamenti socio-demografici;

e) descrivere l’impresa della ricerca scientifica e tecnologica valorizzandone la dimensione umana e l’evoluzione storica anche mediante l’esplorazione dei luoghi, l’intervista di uomini e donne esperti e protagonisti sottolineando la funzione educativa rispetto a quella didattica di ogni azione intrapresa;

f) diffondere nella scuola e nella società l’uso rigoroso di modelli e linguaggi comuni nella comunità scientifica come strumenti particolarmente utili per relazionarsi con gli altri: la realtà particellare e atomico-molecolare della materia, il problem solving, l’espressività scientifica verbale e grafica, la matematica e le lingue moderne;

g) programmare, progettare, promuovere, organizzare, realizzare o partecipare a iniziative culturali, educative e formative su vari argomenti e a vari livelli sperimentando nuove strategie e codici diversificati volti ad allargare l’utenza culturale e ad elevarne il livello (convegni, seminari, conferenze, dibattiti, spettacoli, mostre, esibizioni, fiere, visite guidate, proiezioni di films e documenti, lezioni, corsi, stages, laboratori e qualsiasi altra forma di evento in particolare se aperto ad un ampio pubblico);

h) utilizzare in maniera funzionale ai propri scopi tutti i possibili mezzi di comunicazione stimolando lo sviluppo di giornalismo e comunicazione scientifica di qualità, fornendo ai mass media e agli operatori professionali dell’informazione un supporto documentato e comunicati stampa utili per approfondire le tematiche relative alle conoscenze scientifiche e promuoverne la diffusione anche mediante la pubblicazione di monografie e periodici;

i) documentare i risultati delle iniziative realizzate dall’Associazione, verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, stabilire indicatori di sostenibilità economica e ambientale per valutare il rapporto qualità/prezzo dei servizi di valenza culturale e sociale forniti e puntare a massimizzarlo mirando all’eccellenza;

l) pubblicare e curare l’edizione di materiale informativo, didattico, educativo, formativo e critico (bollettini, saggi, atti di convegni, dispense per seminari, nonché relazioni di studi e ricerche compiute) tramite stampa o supporti informatici e telematici;

m) realizzare, guidare e promuovere l’uso di strutture laboratoriali sperimentali ed informatiche innovative (luoghi dove coesistano teoria e pratica) e di sussidi didattici con elevato rapporto qualità/costo per raccontare l’oggettività sperimentale senza spettacolarizzazioni che vadano al di là della meraviglia del fenomeno osservato, insegnando metodologie espressive e di pensiero più che nozioni: sviluppare idee creative, spirito di osservazione critico, operatività manuale, capacità di orientarsi e riorientarsi autonomamente (lettura e autodidattica);

n) stabilire un osservatorio sul ruolo della scienza e della tecnologia nella realtà culturale del territorio nella quale la comunità si identifica ed è identificata (il sistema educativo-formativo ampio) e un centro studi e documentazione che raccolga e diffonda i risultati delle indagini e integri i saperi universali e quelli locali. Tali servizi devono 1) evidenziare ed analizzare le reciproche esigenze e gli obiettivi condivisi dai soggetti, 2) farli interagire fra loro favorendone il dialogo e creando connessioni di sistema, 3) apportare nuove esperienze e conoscenze veicolando i saperi e risvegliando la capacità di raccontarsi dei soggetti. I soggetti coinvolti (scuola, università e istituzioni culturali, persone singole e associate, imprese e amministratori) richiedono due azioni complementari:

- “il mestiere dello scienziato” deve 1) raccogliere l’espressione di opinioni ed esigenze reciproche dal dialogo intergenerazionale fra studiosi e studenti della scuola e dell’università sui temi dell’orientamento agli studi e al lavoro e dei diritti delle persone a un’offerta educativa-formativa adeguata alle complesse trasformazioni socio-demografiche in atto e alla rapida evoluzione del sapere, 2) valorizzare e migliorare l’offerta del sistema educativo-formativo (autonomia scolastica e policentrismo formativo) e sopperire per quanto possibile alle lacune momentanee o strutturali evidenziate in enti o istituzioni di qualsiasi ordine o grado preposti all’educazione, alla didattica e alla formazione, 3) aggiornare e allargare gli orizzonti didattici di educatori, insegnanti ed operatori sociali, innovando e migliorando contenuti, modalità e linguaggi della didattica della scienza avvicinandoli all’attualità della ricerca affinché sappiano trasmettere l’interesse per la cultura scientifica come un bene per l’individuo ed un valore sociale;

- “materiAmica” deve 1) raccogliere informazioni sul ruolo della cultura scientifica nella tradizione e nello sviluppo delle realtà imprenditoriali e istituzionali con particolare riguardo ai fondamenti scientifici delle applicazioni tecnologiche che costituiscono basi migliori per una formazione flessibile e dinamica che sarà premiata sul lungo periodo sapendo adeguarsi con continua alle sollecitazioni legate alle evoluzioni del moderno sistema economico, 2) utilizzare tali conoscenze per realizzare progetti educativi e sussidi didattici che diano visibilità al lavoro delle imprese costituendo nuove voci del loro bilancio sociale;

o) dar voce ai giovani che intendono agire come soggetti e non solo come oggetti di iniziative socio-culturali, avvicinandoli al valore della cooperazione intesa come “un mezzo per aiutarsi a vicenda attraverso un’unica forza e senza egoismi; un aiuto reciproco tra coloro che vogliono giovare a se stessi e contemporaneamente agli altri; un lavoro in comune tra cointeressati, fra persone che riconoscono nel prossimo i loro fratelli” Edward Vansittart-Neale (1810-1892);

p) svolgere per quanto possibile attività di consulenza e prima assistenza nel campo della comunicazione-educazione-formazione scientifica e tecnica nei confronti di associati, singoli, associazioni, scuole, imprese, enti culturali, educativi e formativi pubblici o privati, amministrazioni ed in generale nei confronti di qualsiasi persona fisica, giuridica o realtà istituzionale richiedente.
Principi condivisi
(art. 2 dallo statuto dell'associazione culturale SCIENZaFAENZA)

art. 2 PRINCIPI CONDIVISI

Aderendo all’Associazione i singoli soci identificano e condividono i seguenti principi e, riconoscendone l’importanza, si impegnano ad esprimerli nelle attività svolte per raggiungere gli scopi dell'associazione.

1) La cultura ha un valore primario fortemente condiviso: come mezzo per l’evoluzione democratica di una società che garantisca la qualità della vita di tutti è un bisogno e un diritto fondamentale da acquisire precocemente già a partire dall’infanzia e da garantire durante l’arco della vita di ciascuna persona. I saperi della tradizione e dell’innovazione hanno le loro radici nella cultura e danno i loro frutti alla cultura.

2) La scienza, vista come corpo di conoscenze strutturate logicamente e come frontiera del sapere scientifico prodotto dallo studio e dalla ricerca sperimentale, è parte integrante della cultura, premessa agli sviluppi della tecnica e strumento fondamentale per un approccio razionale ai problemi quotidiani delle persone e per apprezzare le meraviglie della natura e l’estetica dell’universo.

3) Tutte le scoperte della scienza e le loro applicazioni sostenibili prodotte dalla tecnica non devono restare sapere di pochi ma diventare patrimonio universale dell’intera società essenziale per colmare la distanza che separa i paesi nel raggiungere il benessere atteso dalle persone e l’equità sociale ancor prima che progresso, modernizzazione o sviluppo economico.

4) Un sapere interdisciplinare e transculturale è connaturato alla visione integrata della scienza nel panorama culturale che coinvolge tutti i soggetti della moderna società globalizzata.

5) La conoscenza e l’umanità delle persone sono risorse da mettere in gioco per sanare la crisi di valori nella società postmoderna contrastando analfabetismo, individualismo, mercificazione, oscurantismo, fondamentalismo, revisionismo e perseguendo l’obiettivo comune di un progresso civile delle nazioni nel segno della pace, della fratellanza e della cooperazione.

6) La ricerca scientifica è un’impresa intellettuale sovranazionale comune nella quale cooperano con passione uomini e donne liberi arricchiti dalla diversità dei loro pensieri e dei loro vissuti e deve essere raccontata in quanto tale, valorizzandone la dimensione umana e l’evoluzione storica.

7) La paternità delle idee, l’esperienza, la capacità e l’impegno degli associati a prescindere dall’età, dai titoli e dalle posizioni ideologiche sono il meritevole capitale sociale dei singoli individui e dei gruppi. Il tempo dedicato dai soci al confronto con gli altri nella vita culturale dell’Associazione e alla realizzazione dei suoi scopi è un valore prezioso da riscoprire, vivere e condividere appieno.

8) L’ascolto e il dialogo praticati mediante qualsiasi mezzo di comunicazione formale e informale fra l’Associazione, la comunità e le istituzioni mirano ad individuare esigenze generali e particolari ricercando nuove modalità di integrazione tra la comunità e il territorio per affermarne l’identità culturale.

9) Uomini e donne diventano cittadini maturi e completi se sanno orientarsi autonomamente e criticamente nel mondo con spirito di fratellanza e capacità di dare corpo quotidianamente ai valori civili: libertà, democrazia, giustizia, uguaglianza, coesione, partecipazione, tutela dei più deboli.

10) Il lavoro, visto come l’unione di capacità di fare e di corretto modo di operare (anche tenendo conto della sostenibilità etica, sociale e ambientale) ha una valenza culturale che deve essere veicolata fra tutte le realtà dei diversi settori economici che la custodiscono e sono parte integrante del sistema educativo-formativo.
Costituzione
(artt. 1, 18 e 19 dallo statuto dell'associazione culturale SCIENZaFAENZA)

art. 1 COSTITUZIONE

In base al diritto civile fondamentale riconosciuto dall’articolo 18 Parte I, Titolo I della Costituzione della Repubblica Italiana si è costituita con sede in via Mercanta,11/B a Faenza un’associazione non riconosciuta che assume la denominazione “SCIENZaFAENZA” e il logo identificativo rappresentato con i seguenti caratteri tipografici SCIENZaFAENZA (la a centrale in corsivo in rosso, il resto in nero). È una libera associazione con durata illimitata nel tempo, regolata dal presente Statuto, il patto associativo contratto dai soci e scritto a norma dell’articolo 14 e seguenti Libro I, Titolo II, Capo II del Codice Civile.


art. 18 MODIFICA DELLO STATUTO

Un eventuale cambiamento di sede non comporta variazioni dello statuto dell’Associazione.

La modifica dell’atto costitutivo o dello statuto dell’Associazione è deliberato in assemblea straordinaria con la presenza di almeno quattro quinti degli associati e il voto favorevole della maggioranza dei presenti.

art. 19 SCIOGLIMENTO E DESTINAZIONE DEL PATRIMONIO

L’Associazione non può sciogliersi prima che le delibere da essa assunte siano state attuate, salvo diversa decisione assunta da apposita assemblea che, in tal caso, dovrà anche provvedere agli effetti delle delibere in corso di esecuzione. Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati raccolti in assemblea straordinaria. Qualora non si raggiunga tale maggioranza nel corso di tre successive convocazioni ed in seguito ad un ulteriore avviso ai soci, gli intervenuti deliberano lo scioglimento. La stessa assemblea che delibera lo scioglimento dell’Associazione decide sulla devoluzione del patrimonio residuo, tolte le spese, per uno o più scopi previsti dall’art. 3 o per altre iniziative culturali. A tale proposito può nominare uno o più liquidatori, scelti preferibilmente fra i soci. È esclusa, in ogni caso, la ripartizione del patrimonio residuo fra i soci.

L’assegnazione delle cariche sociali fra i soci fondatori che hanno sottoscritto l’atto costitutivo ha validità di non più di cinque anni, trascorsi i quali il Consiglio Direttivo convoca l’Assemblea dei soci, che procede a regolari elezioni. I membri del primo Consiglio Direttivo sono rieleggibili.

Per quanto non compreso nel presente statuto o dal regolamento interno decide l’assemblea a maggioranza assoluta dei partecipanti con diritto di voto a norma del Codice Civile e delle leggi vigenti. Questo statuto è composto da diciannove articoli disposti su otto pagine.

Letto ed approvato dall’assemblea straordinaria il 15 Ottobre 2007.

Il presidente Mauro Lombardi

Il segretario Elisa Bressan

Il consigliere Diego Grasso
Modulo di Associazione dei Soci
all'associazione culturale SCIENZaFAENZA

da restituire alla segreteria dell’associazione

SCIENZaFAENZA
Associazione Culturale
via Mercanta, 11/B
48018 FAENZA (Ra) – Italy
338 5885141 (Mauro Lombardi)


La/Il sottoscritta/o (NOME e COGNOME)
*
____________________________________________

nata/o a (COMUNE ed eventualmente STATO ESTERO) / in data

______________________________/______________

residente in (COMUNE ed eventualmente STATO ESTERO)

____________________________________________
*
(INDIRIZZO COMPLETO)
*
____________________________________________

professione
*
____________________________________________

indirizzi ai quali ricevere il bollettino informativo “SCIENZaFAENZA news”:
indirizzo di posta ordinaria / indirizzo di posta elettronica
*
______________________/______________________
*
numero di fax / numero di telefono / numero di cellulare
*
______________/____________/__________________

Informativa Art. 13 D. Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”: i dati forniti con questa modulistica saranno utilizzati esclusivamente all’interno dell’associazione per la realizzazione logistica delle attività associative.

CHIEDE
di essere ammessa/o come socio all’associazione culturale “SCIENZaFAENZA”

e DICHIARA
di attenersi allo statuto dell’associazione
ed alle deliberazioni degli organi sociali.


Luogo e data******************Firma

____________________________________________
*
************************per soci minorenni
Luogo e data**************Controfirma del genitore
************************ o di chi ne fa le veci

____________________________________________
*
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Il Consiglio Direttivo dell’Associazione SCIENZaFAENZA
ratifica l’associazione del socio. Faenza,
ADERIRE: come e perché
perché ADERIRE
all'associazione SCIENZaFAENZA

se credete che conoscere meglio la scienza sia utile per voi, per i vostri figli o per i vostri allievi

se siete interessati o semplicemente incuriositi dai rapporti fra scienza e società

se vi identificate nei principi della nostra associazione e volete condividerli

se siete appassionati di scienza o storia della scienza

collegamenti allo statuto dell’associazione:
Principi Condivisi (art. 2)
Scopo e Attività (art. 3)
Funzionamento (artt. 4-11)
Organi Sociali (artt. 12-17)
Costituzione (artt. 1, 18 e 19)




come ADERIRE
all’associazione culturale
SCIENZaFAENZA

1) contattaci per ricevere chiarimenti o ulteriori informazioni telefonando o scrivendo via e-mail o posta
[agli insegnanti possiamo indicare colleghi che ci conoscono
e che possono spiegarvi direttamente chi siamo e cosa facciamo]


2) leggi i Principi condivisi della nostra associazione culturale

3) compila e inviaci il modulo di associazione dei soci

Linee Guida del nostro intervento nelle classi

L'incontro fra persone (bambine, bambini, ragazzi, adulti) è la base del nostro intervento nelle classi visitate.

Il racconto è lo strumento privilegiato: con i più piccoli lo animiamo in modo teatrale mentre i più grandi aprono spesso un dialogo fatto di domande e curiosità che portano ad approfondire alcuni temi di loro interesse.

La visita in classe non si configura, per quanto possibile, come una lezione frontale e i toni informali permettono di ricavare dalla classe forse più di quello che si porta. Per questo l'insegnante-ricercatore rielabora le reazioni individuali degli studenti registrando in particolare le tendenze comuni o le singolarità riscontrate nell'interazione con gli allievi.

L'intervento è diretto a studenti e insegnanti ed è stato progettato per avere un ruolo educativo più che didattico. Per questo il processo induttivo non tocca solo la sfera razionale, ma anche quella emozionale.

I risultati della nostra ricerca educativa saranno elaborati in collaborazione con gli insegnanti nel corso di workshop che saranno realizzati prima della chiusura dell'anno educativo 2007-2008 e che daranno il loro frutto in laboratori che abbiamo intenzione di realizzare nelle classi durante l'anno educativo 2008-2009 a chiusura del quarto centenario torricelliano.

OBIETTIVI del Progetto "Porte Aperte a Torricelli":

  1. apertura di un rapporto umano fra l'associazione SCIENZaFAENZA e la scuola, intesa come persone (studenti e insegnati) e come istituzione;
  2. apertura di un dialogo fra l'associazione e le famiglie mediato in modo diretto dagli studenti;
  3. realizzazione di materiali didattici PRATICI e FUNZIONALI che siano strumenti utili a studenti, insegnanti e genitori.
Era proprio necessario portare questo progetto nelle scuole?
Sì, perché oggi sono pochi gli insegnanti che inseriscono la vita e l’opera di Evangelista Torricelli nella loro didattica e ancora meno gli studenti che conoscono questa figura e il suo legame con la città di Faenza.


Evangelista Torricelli e Faenza nel 2008
Un progetto per mettere in pratica policentrismo formativo e autonomia scolastica.


Raccontare Evangelista Torricelli

Lettera ai Genitori e agli Insegnanti

Linee Guida del nostro intervento nelle classi

Torricelli transculturale


Comunicazione/Educazione/Formazione/Ricerca

Raccontare Evangelista Torricelli

Da qualche settimana gli studenti del comune di Faenza tornano a casa con un compito speciale lasciato loro da uno ‘scienziato’ che hanno conosciuto a scuola. Devono raccontare ai genitori e agli adulti perché il 2008 è un anno speciale per la nostra comunità. Quattrocento anni fa è nato IL faentino più conosciuto nel mondo: lo scienziato Evangelista Torricelli.

L’obiettivo del progetto “Porte Aperte a Torricelli”, la prima iniziativa dell’anno Torricelliano promossa dall’associazione SCIENZaFAENZA, è quella di mantenere viva la memoria storica del nostro territorio e umanizzare la figura del ricercatore che è spesso rappresentata con stereotipi nell’immaginario collettivo.

Da tre anni ci prepariamo all’evento: abbiamo studiato a fondo la vita e l’opera di Torricelli e sperimentato modalità educative adatte alle diverse fasce di età dall’infanzia agli anziani. L’iniziativa pilota dello scorso anno (presentata al concorso annuale della Società Italiana di Fisica) ha riscosso notevole successo con studenti ed insegnanti. Quest’anno abbiamo già ricevuto l’adesione di quasi tutte le scuole del comune che desiderano collaborare con noi nell’ambito dell’autonomia scolastica e del policentrismo formativo.

E’ l’importanza dell’iniziativa a spingere giovani studenti e ricercatori universitari a fornire gratuitamente un’ora ad ogni classe per dialogare con gli studenti sulla vita di Torricelli, sulla storia di Faenza e sul ruolo sociale della scuola e della ricerca. Il progetto ha richiesto un notevole impegno organizzativo visto che quest’anno sono quasi trecento le classi faentine. Siamo anche alla ricerca di sponsor per realizzare le nostre prossime iniziative.

Perché la ricerca scientifica abbia un futuro in Italia è fondamentale comunicare direttamente con i cittadini e a questo compito sono chiamati i rarissimi studenti di chimica, fisica e matematica che non sono ancora fuggiti all’estero.


per approfondire il tema leggete l'articolo
Lettera ai Genitori e agli Insegnanti

Lettera ai Genitori e agli Insegnanti

Capire la scienza significa completare la propria preparazione culturale acquistando strumenti intellettuali che permettono di affrontare i problemi con razionalità, capire come funziona il mondo naturale, osservare e apprezzare con più profondità la bellezza del creato, ma anche aiutare gli altri e cercare la pace.

Queste sono le idee che muovono i nostri volontari a visitare le scuole del territorio per incontrare i più giovani, il futuro della nostra comunità, e contribuire alla loro educazione al fianco di genitori ed insegnanti.

La nostra missione non è trasformare bambine e bambini negli scienziati di domani, ma contribuire a formare cittadini capaci di partecipare alla crescita democratica della società facendo scelte oggettive motivate e responsabili su temi di importanza vitale per la società quali l’alimentazione, l’ambiente, la salute e l’economia.

Per raggiungere questo obiettivo vi invitiamo a partecipare alle attività SCIENZaFAENZA: è possibile associarsi per ricevere informazioni sulle nostre iniziative.